Elisabetta Gandolfi

Ciao Elisabetta! Da quanto tempo lavori in C.M.S. e quale mansione svolgi?
Iniziai 26 anni fa in quella che era la nostra consociata OVP come montatrice meccanica, mansione che tuttora ricopro.

Esattamente che tipo di montaggi esegui?
Attualmente lavoro nel reparto Assemblaggio di C.M.S. e mi occupo principalmente del montaggio delle sovrastrutture del nostro cliente Tetra Pak. Le sovrastrutture sono i moduli in cui avviene la sterilizzazione della carta, la formatura del pacchetto e il riempimento in ambiente sterile: quello che è il “cuore” della macchina! In particolare, io mi occupo della linea di formatura: assemblo quindi gli anelli formatori, grazie ai quali viene data la giusta forma alla carta e, in base al volume richiesto, eseguo la sezione che viene poi montata sulla macchina.

Cosa sognavi di fare da bambina?
Volevo fare la scuola alberghiera con indirizzo pasticceria. Adoro cucinare, in particolare amo fare dolci. L’accesso alla scuola era però a numero chiuso, tentai due volte l’esame di ammissione senza purtroppo riuscire a superarlo. Rimasi delusa, ma decisi di rimboccarmi le maniche e iniziai a cercarmi un lavoro.

…E così iniziò la tua avventura qui!
Esatto! Ricordo che avevo compiuto da poco 16 anni e non avevo ancora la patente per cui la prima volta mi accompagnò in azienda mio padre. Arrivammo in OVP sul Fiorino che lui, all’epoca imbianchino, usava per andare al lavoro. Tra pennelli, secchi di pittura e vernici, scesi dal furgoncino e un uomo mi venne incontro: era Erino Marchi. Fu con lui che iniziai a percorrere i miei primissimi passi in fabbrica, imparando giorno dopo giorno le nozioni basilari del mestiere, dall’utilizzo del calibro all’esecuzione di cablaggi e girocavi, fino all’implementazione di schemi elettrici e pneumatici. Tutte attività, queste ultime, determinanti per la mia formazione, che hanno contribuito significativamente al mio sviluppo professionale.

Quanto sei soddisfatta del tuo percorso formativo in azienda?
Molto, perché avere competenze trasversali mi ha resa versatile e flessibile.
Inoltre, mi sono sempre state date le opportunità per poter crescere e valorizzare il mio lavoro. Affiancata e istruita per anni sul piano pratico da Erino, ho poi completato la mia formazione con corsi specifici: non solo il corso da mulettista ma anche lezioni sulla lettura del disegno meccanico o lo studio della lingua inglese: è infatti necessario conoscerla per poter consultare i cosiddetti “Maintenance Manuals”, cioè i manuali riportanti tutti i settaggi per la componentistica, scritti solo in inglese.

Ti piace il tuo lavoro?
Sì! Ho una buona manualità e questa non rimane certo confinata alle pareti aziendali: sono un concentrato di multitasking e adoro il fai-da-te domestico! Quando mi si presenta qualche problema in casa non ho difficoltà ad impugnare cacciaviti e martelli…trovo divertente persino riparare il mixer in cucina o la lavatrice!

Non hai mai avuto problemi ad interagire con i tuoi colleghi, tutti uomini?
No, assolutamente. Perché in fondo io sono un “maschiaccio”!
A casa aiuto mio padre in campagna, sego la legna e guido il cingolo! Questo lato della mia personalità mi aiuta decisamente nell’interazione con i colleghi, non si crea mai imbarazzo tra noi e anzi mi diverte molto scherzare con loro! Naturalmente all’inizio ho dovuto imparare a lottare contro alcuni vecchi stereotipi legati alla donna, contro l’idea di “femmina svampita, impacciata e senza forza”. Sono solo stupidi cliché, e in questi 26 anni penso di aver dimostrato di essere in grado di fare le stesse cose di un uomo.

Secondo te che qualità possono esercitare le donne nel nostro settore, quello metalmeccanico, tipicamente maschile?
L’ordine, l’attenzione ai dettagli, una maggiore riflessività. Gli uomini tendono generalmente ad essere più precipitosi e caotici, e spesso non pensano sia importante mantenere organizzazione e pulizia solo perché siamo in un’officina meccanica.
In realtà io penso invece che sia estremamente importante.
I nostri Clienti ci apprezzano anche e soprattutto per questo. Un’azienda che si presenta ben assettata e pulita nei propri reparti offre un valore aggiunto in partenza.

Hai un hobby, una passione, un sogno? Raccontaci di te.
Amo profondamente lo sport. Nel mio tempo libero vado in bici da corsa, faccio palestra e corro. E mentre corro…canto! Un’altra delle mie più grandi passioni.
Canto quando faccio sport o sotto la doccia, ma rigorosamente mai in pubblico! Farlo davanti ad una platea mi imbarazza per cui questo rimarrà per sempre il mio grande sogno nel cassetto!

Come ti vedi tra 10 anni?
Ancora più sclerotica di adesso!
Scherzi a parte, spero di essere ancora qui, ma non voglio più pianificare il mio futuro: ho imparato che non serve farsi troppi programmi, preferisco vivere alla giornata e godermi ciò che di buono la vita può offrirmi giorno per giorno.