Ciao Gianluca! Da quanto tempo lavori in C.M.S. e quale mansione svolgi?
Sono in C.M.S. da quasi 11 anni e attualmente sono responsabile di C.M.S.1 per le aree assemblaggio e qualità. Insieme ai miei collaboratori, interagisco quindi anche direttamente con i Clienti, approfondendo temi relativi alla conformità dei prodotti. Penso sempre da dove sono partito, e l’opportunità che ho quotidianamente di interfacciarmi con importanti multinazionali mi regala un’enorme soddisfazione!

Come si è sviluppato il tuo percorso professionale?
Da ragazzino iniziai a lavorare presso una piccola ditta che produceva e installava macchinari per il videonoleggio. Nel 2008 venni assunto come montatore da una piccola società specializzata nell’assemblaggio conto terzi, poi mi qualificai come elettricista lavorando per un’azienda che si occupa di cablaggi di quadristica per il comando e il controllo di automazioni industriali. Fu così che iniziò il mio rapporto con C.M.S.: cliente dell’impresa per cui allora lavoravo, come mansione mi fu assegnata la realizzazione di impianti elettrici a bordo macchina direttamente presso la sua sede centrale di Marano. Condividendo quotidianamente la vita aziendale insieme agli altri operatori, divenni ben presto per loro molto più di un “fornitore” ma un vero e proprio collega di lavoro. Questo rapporto andò consolidandosi sempre più, fino a quando a novembre del 2011 venni infatti ufficialmente assunto da C.M.S. come collaudatore. La mia mansione fu sempre quella, fino al 2016, anno in cui raggiunsi una promozione come responsabile di assemblaggio. L’anno successivo divenne poi di mia competenza anche la parte qualità di montaggio e accettazione.

Cosa sognavi di fare da bambino?
Da bambino immaginavo di diventare un medico. Nella mia famiglia materna sono tutti medici, e mia madre si augurava che anche io potessi seguire le stesse orme. Mi sarebbe piaciuto poterla accontentare, ma io purtroppo non ho mai avuto tanta voglia di studiare…preferivo il motorino!

Oltre il responsabile di assemblaggio cosa c’è? Hai un hobby? Un progetto futuro? Raccontaci di te.
Fino a due anni fa coltivavo insieme a mio fratello la mia grande passione, quella della moto, in particolar modo Ducati. Poi la convivenza con la mia compagna e le maggiori spese economiche da affrontare mi hanno indirizzato su uno stile di vita più tranquillo, quindi ora nel mio tempo libero vado in palestra e faccio sport. Penso che per le persone che amiamo valga la pena fare sacrifici. Sono comunque felice, sto gettando le basi per costruirmi una famiglia, ritengo che questo progetto sia importante e meriti tutti i miei sforzi e le mie energie.

Cosa ti piace di C.M.S.?
Io ho sempre lavorato in aziende piccole per cui entrando in C.M.S. ho avuto modo di conoscere una realtà molto diversa, ben strutturata e organizzata. Un aspetto che mi ha colpito fin da subito è stata la pulizia: C.M.S. è un’azienda pulita. È insolito che un’officina meccanica possa vantare livelli così elevati di pulizia e ordine nei propri reparti. Inoltre, Elena Salda, imprenditrice avveduta e lungimirante, assieme al padre Luciano, sono stati tra i primi sul territorio a credere con così tanta passione e tenacia nei valori della responsabilità sociale d’impresa, riponendo un’attenzione particolare verso i propri dipendenti e riservando loro numerosi benefit. Insomma…altre aziende come la C.M.S. sono difficili da trovare!!!

Come ti vedi tra 10 anni?
Da quando sono entrato in C.M.S., periodicamente ho sempre fatto dei piccoli passi avanti. Mi auguro di poter continuare così. Mi piacerebbe che si aprissero per me nuove opportunità di crescita professionale: le responsabilità non mi spaventano, anzi mi entusiasmano! Amo il mio lavoro, e sono grato a Daniele Cassanelli per l’occasione che a suo tempo mi diede. Mi ritengo fortunato perché dieci anni fa non avrei mai immaginato di vivere così tante esperienze. Sto realizzando molti dei miei obiettivi, come quello di unire e rafforzare il mio team di reparto. Abbiamo affrontato un periodo economico molto difficile e delicato, con un clima teso e negativo che di certo non beneficiava il gruppo. Ma non tutto il male vien per nuocere. Sulle ceneri della crisi, insieme ai miei collaboratori sono riuscito a costruire una gran bella squadra. Ecco… sarei contento se riuscissi a fare altri dieci anni come questi ultimi. E sarà bello scoprire cosa succederà.