Partiamo dall’inizio Marco, quale è il primo step della nostra produzione?
Innanzitutto va detto che l’officina di C.M.S. è in grado di sviluppare molte tipologie di componenti, grazie all’elevata competenza dei suoi operatori e all’ampia varietà dei macchinari e strumenti disponibili. La maggior parte della produzione parte da due diversi tipi di materia prima: lamiere e barre grezze.
Ipotizziamo di acquistare lamiere, dopo cosa succede?
Vengono utilizzate prevalentemente grandi piastre in leghe di acciaio INOX AISI 304 o 316L, che poi vengono tagliate tramite laser, una macchina in grado di eseguire tagli precisi su spessori fino a 20mm.
La seconda fase è di solito quella della piegatura, è possibile eseguire piegature di larghezza massima 3m e spessore massimo 10mm, o fino a 15mm per lamiere più compatte.
Se invece dobbiamo lavorare barre grezze?
Si parte da barre di diverso materiale (AISI 304, 316L, alluminio, acciai da costruzione e da bonifica) e diverse sezioni e dimensioni (sezione quadra, rettangolare, tonda) e tramite taglio vengono ottenuti spezzoni grezzi di varie dimensioni.
Gli spezzoni di barra tagliati possono subire molteplici lavorazioni: barre a sezione circolare, fino a 600 mm di diametro e 2100 mm di lunghezza, possono essere lavorate nel reparto tornitura, in cui è possibile ottenere lavorazioni assialsimmetriche tramite tornio manuale o a controllo numerico, o lavorazioni più complesse tramite l’utilizzo di macchine ibride in grado di eseguire insieme tornitura e fresatura durante lo stesso ciclo di lavorazione. In caso di spezzoni di barra a sezione rettangolare o quadrata, essi vengono processati nel reparto di fresatura: qui un’ampia gamma di macchinari a tre, quattro o cinque assi, di diverse dimensioni e potenze, permettono la lavorazione di componenti sia molto piccoli, con tolleranze estremamente ridotte, sia molto grandi, fino a 3000 mm di lunghezza, con estrema rapidità ed automazione, grazie all’utilizzo di fresatrici multipallet e sistema di cambio utensili robotizzato.
A questo punto cosa succede?
I particolari lavorati in macchina possono essere saldati nelle numerose stazioni di saldatura presenti in officina. Viene utilizzata tecnologia TIG, MIG, sia manuale che robotizzata, è molto importante sottolineare che tutti gli operatori addetti alla saldatura possiedono un’abilitazione ad eseguire i vari tipi di saldatura richiesti, certificata secondo la norma UNI EN ISO 9606-1 per le leghe in acciaio e UNI EN ISO 9606-2 per le leghe di alluminio, per le saldature manuali, e UNI EN ISO 14732 per quelle robotizzate.
La saldatura è un processo molto complesso e delicato dove la manualità è ancora una componente importante.
Come ci assicuriamo che tutti i processi siano stati svolti in qualità?
Al termine di ogni saldatura, vengono eseguiti controlli visivi per verificarne la qualità e, in caso di saldature che debbano garantire tenuta, vengono eseguiti controlli con elio, acqua, aria o liquidi penetranti, per verificare l’assenza di cricche o porosità, in accordo con la norma UNI EN ISO 9712:2012.
Il semilavorato passa poi nel reparto di aggiustaggio/sbavatura: qui è possibile eliminare i residui delle lavorazioni precedenti, eseguire smussi, svasature e filettature che non era stato possibile eseguire in macchina. Inoltre, sono presenti banchi di satinatura manuale e un robot dedicato, in caso di componenti molto grandi, fino a 2300 mm di lunghezza.
I pezzi meccanici che escono da C.M.S. hanno anche una qualità visiva molto alta, sembrano gioielli. Come si ottiene questa finitura?
Per i componenti in acciaio inox è possibile eseguire trattamenti superficiali, come ad esempio decapaggio (per rimuovere elementi contaminanti dalle superfici e per eliminare le tracce visive provocate dal calore delle saldature), elettrolucidatura (per migliorare la qualità delle superfici, riducendo la rugosità e quindi il pericolo che possa depositarsi sporcizia), e passivazione (atta a ridurre notevolmente il fenomeno della corrosione in atmosfere critiche).
Quale è la fase finale del processo?
Una volta che ogni lavorazione è stata completata, il componente raggiunge il reparto di collaudo. Qui vengono condotti controlli visivi, viene esaminata la finitura superficiale e il raggiungimento delle tolleranze richieste nelle specifiche. Tali controlli possono essere eseguiti manualmente, o tramite apposite macchine automatiche dedicate poste in stanze a temperatura controllata, per eseguire misure con un elevatissimo grado di precisione.
Hai descritto tutti le possibili fasi di lavorazione. Chiudiamo questa intervista con la richiesta di una tua opinione personale. Quale è l’aspetto che a tuo parere contraddistingue maggiormente la nostra azienda? Cosa la rende tecnologicamente preferibile rispetto ai competitor?
Tra le aziende contoterziste, sicuramente C.M.S. si contraddistingue per la capacità non solo di accogliere progetti già finalizzati, ma anche per la capacità di eseguire ottimizzazioni e intere riprogettazioni su commesse in corso d’opera.
Ad esempio, pochi mesi fa un importante cliente ci ha chiesto, fornendo solamente alcune specifiche tecniche quali ingombri massimi e layout generico, una riprogettazione e una ottimizzazione generale di un intero macchinario.
Tale richiesta ha coinvolto molti settori della nostra officina, in particolare reparto lamiere, piegatura e saldatura. Ciò ha messo a dura prova sia l’ufficio tecnico sia gli operatori coinvolti, ma ha soprattutto dimostrato che C.M.S. ha un grande potenziale e profonde competenze da offrire qualora sia necessario eseguire progetti molto delicati e atipici.
Grazie Marco!