Le storie, quelle belle, vanno condivise.
E allora oggi vi raccontiamo di Vincenzo.
Impiegato tecnico, classe 1989, sempre sorridente e scherzoso.
Per tre anni quello di Vincenzo è stato un mondo un po’ al contrario. Mentre tutti i suoi colleghi tornavano a casa dopo il lavoro, lui si sedeva al banco di scuola. E mentre gli amici si organizzavano per il torneo di calcetto, lui si defilava in biblioteca, tra libri e quaderni, per studiare, fare i compiti, prepararsi alle interrogazioni.
Esatto, proprio così. Vincenzo a 34 anni ha completato la scuola superiore ai corsi serali.
Entrare in classe dopo il tramonto significava per lui rimettersi in gioco e ottenere quel diploma mai preso per riqualificarsi. Era il momento del suo riscatto. Una nuova chance, che bussava puntuale dalle 18.30 fino a sera inoltrata, nei corridoi dell’Istituto Tecnico Corni di Modena – indirizzo meccatronico.
E così, prendendo a prestito un termine dal mondo calcistico a lui così caro, iniziava il suo secondo tempo, insieme ad altri compagni di viaggio: chi come lui il diploma lo aveva inseguito e mai preso, chi si era fermato per strada, chi – in arrivo da altri paesi – voleva conquistare un titolo di studio che fosse riconosciuto in Italia e imparare la nostra lingua.
Un pezzo di carta: che sarà mai? Un obiettivo personale, una soddisfazione, un modo per ricominciare.
Il giorno 27 giugno 2023 Vincenzo ha conseguito il Diploma di Maturità, con un punteggio di 100/100.
Un traguardo celebrato anche qualche mese dopo dall’Associazione “Amici del Corni” che, in occasione della “Settimana della Scienza e della Tecnica”, ha omaggiato gli studenti di quinta che avevano raggiunto il massimo dei risultati agli esami di stato. Tra i diciannove studenti selezionati, anche il nostro Vincenzo, personalmente premiato dal Dott. Giacomo Villano – Direttore Generale di Confindustria Emilia.
Insomma, una storia di impegno e perseveranza che profuma di energia e tenacia.
Lo abbiamo intervistato perché la sua esperienza possa essere di insegnamento.
Da quanto tempo lavori in CMS e quale mansione svolgi?
Lavoro in CMS da marzo 2011, ho ricoperto per 11 anni la mansione di montatore meccanico mentre attualmente sono quasi 3 anni che lavoro in ufficio tecnico, dove svolgo un’attività di supporto alla preventivazione.
Perché in quarta superiore avevi deciso di ritirarti da scuola?
Le cause principali furono due: sentivo che il percorso di studi intrapreso mi avrebbe portato a fare un lavoro che non mi sarebbe piaciuto e per una questione economica familiare. Guardando ora la situazione posso dire che non tutti i mali vengono per nuocere e che non mi è andata poi così male, sono contento di ciò che ho ottenuto da poco e di ciò che ho fatto in quel preciso momento.
Quali motivi ti hanno spinto a riprendere gli studi e dopo quanto tempo?
L’idea di terminare gli studi attraverso un altro percorso scolastico mi ha accompagnato fin da subito e per tanti anni, tant’è che ho ripreso gli studi ben 13 anni dopo, questa idea sono solito definirla quella porta aperta e mai chiusa che lasciava entrare gli spifferi, che alimentavano un fuoco latente: la mia insoddisfazione. La scintilla che lo ha innescato è stata la pandemia, passare tutto quel tempo isolati mi ha fatto riflettere su più aree della mia vita e sulla piega che stava prendendo la mia carriera lavorativa. Sentivo in capo a me la responsabilità di dover cambiare la situazione ed ho individuato nella formazione il primo passo da compiere.
Quali sono le maggiori difficoltà che hai incontrato?
La prima grande difficoltà che ho incontrato è stata la paura di mettermi in gioco esponendomi ad un potenziale fallimento, venivo da tanti anni di inattività e non sapevo come avrei potuto spuntarla onestamente, poi però fin dai primi mesi ho capito che avrei potuto farcela e perché no, anche bene, questo è stata la spinta che mi ha portato fino alla fine.
Quali differenze hai trovato nel percorso di studio da adulto, rispetto all’epoca in cui andavi a scuola da ragazzo?
Il rapporto con gli insegnanti è nettamente diverso, non ti poni più come il ragazzino che ha timore del suo interlocutore, è un rapporto tra persone adulte, non sempre facile ma sei consapevole che dipende tutto da te e non hai scuse.
Come si vive il successo scolastico da adulti?
Penso sia più soddisfacente, l’ho notato soprattutto nei miei compagni di classe che erano al secondo diploma. Forse da ragazzino, nella maggior parte dei casi, non vedi l’ora di diplomarti per “evadere”, mentre da adulto per “riscattarti”. Come se sentissi molto più tuo questo risultato.
La tua materia preferita?
Tecnologie meccaniche con lo studio dei materiali per quanto riguarda le materie tecniche. Tra quelle umanistiche, da persona introspettiva quale mi definisco, dico storia, perché alla fine sia gli studi storici che l’introspezione attraverso il passato aiutano a comprendere il presente.
Senti che il tuo percorso formativo stia beneficiando alla tua evoluzione professionale?
Sicuramente mi ha aperto al cambiamento anche agli occhi di chi lo ha dovuto valutare, poi ritornare a studiare inteso come pratica, mi ha messo in condizione di apprendere meglio la mia nuova mansione e trovare meno difficoltà di quante pensassi di incontrare.
Consiglieresti il percorso di scuola serale? Perché?
Sì, mi sento di consigliarlo per diversi motivi: l’importanza della formazione, per me è sinonimo di arricchimento e poi perché si incontrano persone meravigliose. Colgo l’occasione per ringraziare le persone stupende che ho incontrato nel mio percorso ed è anche merito loro questo risultato. Un aspetto che mi preme sottolineare è che se si crea un bell’ambiente diventa molto più stimolante e meno impegnativo questo affascinante percorso, ringrazio i miei compagni di viaggio e gli insegnanti che ho avuto, insieme abbiamo condiviso preoccupazioni, successi e momenti difficili, ma abbiamo sempre trovato una soluzione con il sorriso.
La tua “notte prima degli esami”?
Ricordo di aver dormito 3 ore, gli esami sono pur sempre esami anche se li affronti a 34 anni.
Le tue prospettive future?
Migliorare personalmente e professionalmente, perché penso che una vita senza miglioramento non sia una vita vissuta a pieno. D’altronde “chi non si forma si ferma”.
Congratulazioni di cuore, Vincenzo, da tutta CMS, e i migliori auguri per il tuo futuro!