– Ciao Samuele! Bentornato! Sei di nuovo dei nostri! Vuoi raccontarci in breve la tua storia?
Certo! Eccomi di nuovo qui! Dopo quasi 15 anni di lavoro in C.M.S., decisi nel 2016 di intraprendere un percorso diverso che mi ha condotto altrove per due anni e mezzo. È stata certamente un’esperienza costruttiva, ma poi molteplici fattori mi hanno riportato alle origini, e a gennaio di quest’anno sono rientrato a far parte di C.M.S.. Per certi versi mi sembra di non essermene mai andato. È stato come tornare a casa dopo una lunga trasferta!
Sono rientrato con lo stesso ruolo che avevo in precedenza: sono tecnico di processo, mi occupo pertanto di progettazione e programmazione delle macchine, avviamenti e ottimizzazione di programmi preesistenti.
– Ti ricordi del tuo primo giorno di lavoro in C.M.S.?
Iniziai in Via di Vittorio, il 2 gennaio 2002. Fui assunto per affiancare un collega prossimo alla pensione, una persona che mi ha insegnato tanto. Successivamente al suo congedo, io subentrai come responsabile aggiustaggio. E così iniziò la mia avventura.
– Quali sono gli aspetti che maggiormente apprezzi del tuo lavoro?
Il mio lavoro in C.M.S. è eterogeneo, si sviluppa tra l’ufficio e l’officina, pertanto prevede costanti contatti con la Produzione, proprio come piace a me. E soprattutto non lavoro da solo, ma attorniato da tanti colleghi, con cui posso relazionarmi, nello studio e nella progettazione del prodotto. Ma l’aspetto forse più affascinante è la possibilità di poter toccare con mano quello che ho progettato, di poter concretizzare e avviare in macchina ciò che inizialmente era solo disegnato. È un lavoro a 360 gradi che non mi annoia mai!
– Oltre la “maschera” del tecnico di processo cosa c’è? Hai un hobby, una passione, un sogno? Raccontaci di te.
Oltre a tecnico di processo sono il papà di Tommaso, il mio bimbo di 4 anni. Lui è la mia gioia più grande. Passioni? Tante! Amo andare in bicicletta, suonare la chitarra e cantare con il mio gruppo musicale.
– Come ti vedi tra 10 anni?
Aspiro certamente a migliorare dal punto di vista tecnico e continuerò a promuovere le innovazioni, come sto facendo già ora. Al giorno d’oggi non si può rimanere ancorati al passato, occorre stare al passo con i tempi e io desidero dare il mio contributo in tal senso, incoraggiando attivamente all’interno dell’azienda costanti rinnovamenti nei software. Per esempio, abbiamo recentemente introdotto alcune nuove soluzioni per una gestione integrata dello sviluppo del prodotto e dei processi produttivi, avvalendoci anche di un centro di assistenza tecnica remota, formazione e consulenza SolidWorks. Grazie ai continui corsi di aggiornamento, unitamente a tutte le conoscenze acquisite sul campo nel corso degli anni, il mio obiettivo è quello di creare approcci alle lavorazioni e alle attrezzature sempre più efficaci, versatili ed efficienti.
Cosa ti piace di C.M.S.?
Sono tanti gli elementi che mi piacciono. Per esempio, l’orario flessibile, che mi dà la possibilità di far convivere equamente il mio lavoro con gli impegni personali. Apprezzo inoltre che C.M.S. sia un’azienda all’avanguardia e sempre attenta a seguire le principali tendenze tecnologiche. C’è poi un ultimo aspetto che mi piace di C.M.S. e forse questo è il più importante di tutti: mi è piaciuta tanto l’accoglienza che mi è stata riservata al mio ritorno, anche da parte dei colleghi più inaspettati; avevo nostalgia dell’ambiente, dell’aria che si respira in questa azienda, della possibilità di lavorare generalmente in armonia senza eccessive pressioni.
Insomma, mi mancava C.M.S.. E non c’è altro da dire: è stato bello tornare a casa.